Come educare i bambini? Quale metodo adottare? Come non commettere errori?
Domande da un milione di dollari, e tante pagine e litri di inchiostro spesi per dare una risposta. Purtroppo non sempre nell’interesse del bambino. Troppo spesso a suo danno.
E’ possibile vederlo nei manuali dove sono i bisogni dei genitori a essere messi al centro, dove si propugna un tipo di educazione che parte dal presupposto che i bambini sono “cattivi”, “furbi” e “manipolatori”, oppure “piccoli adulti” che devono imparare prima possibile l’indipendenza.
La cosiddetta “pedagogia nera” si fonda su queste basi, Freud parla di “bambino perverso”, Estivill procaccia un metodo per il sonno infantile che somiglia a una vera e propria tortura.
In poche parole stiamo parlando di violenza educativa. Ma grazie al cielo non esiste solo questo. Esiste una pedagogia che considera il bambino meraviglioso, e che pone i suoi bisogni al centro.
Ce lo spiega Alessandro Costantini, nel suo Meravigliosa infanzia, e in questa intervista rilasciata nell’ultima Fiera del Bambino Naturale di Pontedera.